I database sono l’evoluzione naturale della gestione dei file. Ai primi programmatori la cosa più importante era far ripetere le operazioni che, altrimenti , se fatte a mano avrebbe portato via moltissimo tempo e risorse.
Si pensi immediatamente, ad esempio, al calcolo di un’area o di un percorso: tale operazione viene effettuate mediante uno o più integrali. Ebbene tale operazione adesso viene effettuata mediante l’utilizzo di opportuni algoritmi implementati attraverso degli ottimi software.
Una volta terminato un calcolo, a volte, è necessario salvarlo in qualche parte, per rielaboralo successivamente o semplicemente per poi sommarlo a dei calcoli intermedi.
Ad esempio il semplice problema di sapere la media dei promossi al termine di un anno scolastico richiede il salvataggio del dato alla fine di ogni scrutinio per poi essere sommato complessivamente al termine di tutte le operazioni di fine anno.
A questa esigenza si è poi affiancata un’altra ossia quella di memorizzare tutto un insieme di informazioni che non fossero solo di carattere numerico ma anche di formato testo.
Un qualunque corso di programmazione che si rispetti tratta sempre la gestione dei file come si aprono, come si chiudono, come si possono leggere. Sempre più però tale trattazione rimane relegata a chi poi gestirà file più che alla programmazione in generale.
Infatti adesso si cerca di concentrarsi sulla gestione dei dati a largo spettro.
Un esempio prima di tutto:
la gestione un magazzino richiede la quantità di una merce, almeno la sua descrizione.
Un database DEVE seguire le seguenti regole:
1 – semplice: le informazioni devono essere ottimizzate rispetto al tempo e allo spazio
2 – efficiente: l’utilizzo delle risorse deve essere ottimizzato rispetto al tempo e allo spazio – efficiente utilizzo del processore e utilizzo della memoria.
3 – efficace: nel senso che le informazioni devono essere rappresentative della realtà che si vuole analizzare
4 – sicuro: le operazioni sui dati sono permesse solo a utenti autorizzati
5- solido: deve resistere a disfunzioni ed errori, come guasti al computer o alla rete oppure all’erore di un operatore che chiede un dato inesistente
6- condiviso: deve permettere a più utenti di accedere contemporaneamente ai dati.