[:it]Codifica di sorgente:a lunghezza fissa, a lunghezza variabile (codice di Huffmann)[:]

[:it]Lo schema di un canale trasmissivo può essere visto come segue:

La codifica di sorgente ha il compito di trasformare un messaggio scritto ad esempio in una tastiera in una sequenza di bit.

Tale trasformazione può essere a lunghezza fissa (codice ASCII) o a lunghezza variabile (ad esempio codifica di Huffmann)

Ci sono i pregi e i difetti per entrambi i tipi di decodifica.

Codice ASCII.

Esso permette la codifica dei caratteri in 8 bit. Utilizzando la definizione di distribuzione a ripetizione avendo un alfabeto di 2 cifre per 8 bit in tutto si ha 2^{8}=256 combinazioni diverse.

Codice Huffmann

Il codice di Huffman costruisce una tabella di codifica-decodifica utilizzando un numero di bit differente a seconda della probabilità che si ha di trovare uno specifico valore.

Utilizzando meno bit per i codici più probabili, e più bit per quelli meno diffusi, si può risparmiare memoria.

E’ il codice migliore per ottimizzare l’entropia, è il metodo più efficiente per la compressine dei dati. (pkzip, jpeg, mp3).

Per creare la giusta codifica si usa uno schema ad albero

Ecco la spiegazione dell’algoritmo:

  • si ordinano i simboli in ordine decrescente di probabilità
  • i due valori più piccoli creano le prime due foglie (leaf node) e si sommano creando il primo nodo. A ramo di sinistra si associa sempre il valore 0 ed al ramo di destra il valore 1.
  • si ordinano nuovamente i valori.
  • i due valori più piccoli si sommano creando ancora un nodo, Al ramo di sinistra si associa il valore 1, al ramo di destra il valore 0.
  • il processo continua finchè non vi sono più simboli o probabilità associati al relativo simbolo.

Esempio

Sia dato un file formato da 120 caratteri con la seguente frequenza di caratteri (attenzione parlare di frequenza o probabilità di un carattere è uguale)

carattere a b c d e f
frequenza 57 13 12 24 9 5

Se si usasse un codice a lunghezza fissa si dovrebbe usare una stringa di bit lunga 3 in quanto essa è l’unica che possa contenere la codifica di 6 caratteri, infatti 2^{3}=8

carattere a b c d e f
codice fisso 000 001 010 011 100 101

Siccome vi sono 120 caratteri da trasmettere 120 \cdot 3 =360 bit

Utilizzando invece la codifica a lunghezza variabile si ha:

carattere a b c d e f
frequenza 57 13 12 24 9 5
codice variabile 0 101 100 111 1101 1100

Bastano 57 \cdot 1+13 \cdot 3+12 \cdot 3+24\cdot 3+9\cdot 4 + 5 \cdot 4 =260 bit

Spiegazione di come si crea il codice variabile.

  • ordino i valori dal meno frequente al più frequente:
f:5 e:9 c:12 b:13 d:24 a:57
  • sommo gli ultimi due f:5+e:9=14
  • creo due foglie con il ramo 0 a sinistra 0 ed il ramo 1 a destra
  • ordino la sequenza:

  • sommo gli ultimi due c:12+b:13=25
  • creo due foglie con il ramo 0 a sinistra e il ramo 1 a destra
  • ordino la sequenza
  • sommo gli ultimi due 14+d:24=38
  • creo un nuovo nodo
  • ordino la sequenza

  • sommo gli ultimi due 25+38=63
  • creo un nuovo nodo
  • ordino la sequenza

  • sommo gli ultimi 2 a:57+63=120
  • creo l’ultimo nodo

Adesso come si legge il codice?

  • o partendo dal basso e poi invertendo i bit: ad esempio f: 0011 lo inverto 1100
  • o partendo dall’alto (root) ed arrivando a tutte le radici
carattere a b c d e f
frequenza 57 13 12 24 9 5
codice variabile 0 101 100 111 1101 1100

Come avviene la decodifica?

Siccome nessuna parola codice è prefisso di un’altra, la prima parola codice del file codificato risulta univocamente determinata.

Ad esempio trasmetto 0101100, comincio a leggere da sinistra verso destra. Prendo i primi 4 caratteri, non corrisponde a nessuna cifra, prendo i primi tre ancora nessuna, prendo il primo e corrisponde ad a, elimino lo 0 rimane

101100

1011 non corrisponde a nessun carattere,

101 corrisponde alla b

rimane 100 che corrisponde alla c

per cui il messaggio è abc.[:]

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *