Il modello reticolare su basa sulle strutture dati a grafo, dove cioè, mediante puntatori è possibile accedere ai dati più facilmente senza i vincoli rigidi della struttura gerarchica. Possiamo quindi vedere il modello reticolare come un’estensione del modello gerarchico, dove non esiste alcuna radice ma ogni nodo può essere il punto di partenza per raggiungere un determinato campo.
Ogni elemento è costituito da un record che può connettersi con altri N record: è quindi possibile stabilire delle relazioni multiple del tipo N a N (N:N), impossibili nel modello gerarchico.
Si immagini il modello dei docenti e delle relative classi. Ogni classe ha N docenti e le N classi hanno N docenti.
Ecco un semplice schema:
PRO e CONTRO
- E’ molto complesso portare delle modifiche in quanto si rischia di dover riscrivere tutte le applicazioni che già lo utilizzano.
- Per realizzare due reticoli indipendenti è necessario duplicare i dati introducendo un’inutile ridondanza.
- Se i dati non sono tra loro direttamente connessi la loro ricerca è difficoltosa
- E’ molto rigido in caso di modifiche siccessive alla sua creazione.