Online collaboration – Preparazione per la collaborazione online – Impostazione delle funzioni comuni – Riconoscere che le restrizioni sui firewall possono provocare problemi di accesso agli utenti di uno strumento di collaborazione.

La funzione del firewall è quella di agire da filtro controllando tutto il traffico proveniente dall’esterno e quello generato all’interno della nostra rete e/o del nostro computer, permettendo il passaggio soltanto al traffico autorizzato, agendo sui pacchetti in transito da e per la zona interna potendo eseguire su di essi operazioni di controllo, modifica e monitoraggio.
Considerato quanto sopra accennato, si comprende la necessità di modificare l’impostazione del firewall, dall’utente privato o dall’amministratore della rete in modo da autorizzare gli accessi alle applicazioni di collaborazione e negare l’accesso a connessioni abusive. (vedi modulo IT Security, capitolo 3 del syllabus)

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Online collaboration – Preparazione per la collaborazione online – Impostazione delle funzioni comuni –Identificare i comuni apparati usati come supporto alla collaborazione online, quali webcam, microfono, altoparlanti.

Per poter utilizzare in modo completo i servizi di collaborazione online, oltre alla connessione a internet, è opportuno disporre di alcuni dispositivi hardware:
•la webcam è una piccola telecamera che permette di trasmettere le immagini in movimento e viene usata per la videoconferenza. La maggioranza dei dispositivi mobili (notebook, smartphone, tablet) dispone di una webcam integrata. Nei computer desktop in genere si usa una webcam esterna, collegata tramite cavo USB;
•il microfono permette di catturare e digitalizzare dei suoni, tipicamente la voce di chi partecipa a una telefonata VoIP o a una videoconferenza. Anche per questo apparato è integrato nei dispositivi mobili, mentre è esterno in un computer desktop, collegato generalmente all’apposito ingresso della Microfono scheda audio
•gli altoparlanti permettono di ascoltare suoni, tipicamente la voce della Altoparlanti persona con la quale si sta effettuando una telefonata VoIP o dei partecipanti a una videoconferenza.

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Online collaboration – Preparazione per la collaborazione online – Impostazione delle funzioni comuni – Comprendere che può essere necessario installare applicazioni, plug-in addizionali per poter usare determinati strumenti di collaborazione online.

Le applicazioni collaborazione online sono App Web based; le loro funzionalità vengono utilizzate all’interno del browser (anche se in alcuni casi è necessario installare un’apposita applicazione).
Quando si utilizzano funzionalità all’interno del proprio browser, qualunque esso sia, è possibile che venga richiesto di estendere le funzionalità del browser attraverso i plug-in.
Quando ciò avviene il browser notifica all’utente la necessità di installare un plug-in e spesso viene automaticamente reindirizzato sul sito del plug-in di riferimento.
I casi più diffusi sono quelli di Adobe Flash Player e Java.
Molti servizi mettono a disposizione un plug-in proprietario che implementa le funzionalità del browser adattandolo al servizio, quando accediamo il software che gestisce il servizio ispeziona il browser e in assenza del plug-in notifica la necesità di istallarlo.
Ogni browser ha una sua gestione dei plug-in.
Prendiamo in esame la gestione dei Plug-in dei tre Browser più diffusi.

Mozilla Firefox:
•dal menù Strumenti ( in windows prima il tasto Alt) –> Componenti aggiuntivi ;
•dal pulsante Strumenti (l’icona con 3 strisce orizzontali) selezionare l’icona Componenti aggiuntivi

Google Chrome:
•dal menu Impostazioni selezionare Estensioni;
•dalla barra degli indirizzi digitare chrome://extensions/.

Internet Explorer:
Tasto Alt, dal menu Strumenti scegliere Gestione componenti aggiuntivi

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Online collaboration – Concetti di collaborazione – Concetti fondamentali -Illustrare i rischi del cloud computing, quali dipendenza da un provider, protezione e controlli dei dati, potenziale perdita di privacy.

Come in ogni cosa ci sono aspetti positivi e aspetti negativi, l’utilizzo del Cloud Computing presenta alcuni rischi che è bene tener presente:
•Dipendenza da provider: i servizi non vengono gestiti dall’utente o dall’azienda, ma direttamente dal provider che gestisce il servizio. In caso di malfunzionamento delle strutture del provider, possono esserci delle ricadute operative sul proprio servizio. Inoltre, questo potrebbe ostacolare la migrazione del servizio da un provider verso un altro;
•Controllo dei dati: la sicurezza dei dati è affidata dall’utente ad un fornitore di servizi, dal quale l’utente dipende totalmente;
•Potenziale perdita della privacy: le leggi sulla gestione di dati di terzi norma il trattamento dei dati affidati ai provider, ma questi sono esposti a possibili attacchi informatici;
•Possibile incremento delle infezioni da malware: come già detto precedentemente, le attività completamente online possono essere maggiormente a rischio di attacchi di malintenzionati.

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Online collaboration – Concetti di collaborazione – Cloud Computing -Illustrare i vantaggi del cloud computing per gli utenti, quali costi ridotti, migliore mobilità, scalabilità, aggiornamenti automatici.

Utilizzare i servizi cloud ha diversi vantaggi:
•riduce i costi rispetto all’installazione degli applicativi sui dispositivi e il costo dei dispositivi stessi in quanto non necessitano di requisiti minimi molto elevati;
•permette di lavorare in mobilità, ovvero, ovunque utilizzando qualsiasi tipo di dispositivo, a condizione che sia possibile connettersi a internet;
•è scalabile, quindi dà la possibilità adeguare lo spazio disponibile, le risorse e le applicazioni utilizzabili in base alle esigenze, che possono variare nel corso del tempo, e quindi ottimizzare la spesa;
•le applicazioni vengono aggiornate automaticamente dal gestore pertanto non devono essere modificate sui dispositivi utilizzati, riducendo i costi di manutenzione.

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Online collaboration – Concetti di collaborazione – Cloud Computing – Comprendere in quali modi il cloud computing facilita la collaborazione online e mobile: memorizzazione di documenti e file condivisi, accesso ad una serie di applicazioni e strumenti online.

È noto come, utilizzando varie tipologie di unità di elaborazione (CPU), memorie di massa fisse o mobili, memorie RAM, dischi rigidi interni o esterni, Cd/DVD, eccetera, un computer sia in grado di elaborare, archiviare, recuperare programmi e dati.
Nel caso di computer collegati in rete locale (LAN) o geografica (WAN) la capacità di elaborazione, archiviazione e recupero può essere estesa ad altri computer e dispositivi remoti dislocati sulla rete stessa. Gli utenti collegati ad un cloud provider possono svolgere tutte queste mansioni, anche tramite un semplice internet browser utilizzando software remoti non direttamente installati sul proprio computer e salvare dati su memorie di massa on-line predisposte dal provider stesso sfruttando sia reti via cavo che senza fili.

Struttura del Cloud Computing
SaaS (Software as a Service) – Consiste nell’utilizzo di programmi installati su un server remoto, cioè fuori dal computer fisico o dalla LAN locale, spesso attraverso un server web. Questo acronimo condivide in parte la filosofia di un termine oggi in disuso, ASP (Application service provider).
PaaS (Platform as a Service) – Invece che uno o più programmi singoli, viene eseguita in remoto una piattaforma software che può essere costituita da diversi servizi, programmi, librerie, etc. (es. servizi di hosting web)
IaaS (Infrastructure as a Service) – Utilizzo di risorse hardware o virtuali in remoto. La caratteristica dello IaaS è che le risorse vengono istanziate su richiesta o domanda al momento in cui una piattaforma ne ha bisogno.
DaaS (Data as a Service) – Con questo servizio vengono messi a disposizione via web solamente i dati ai quali gli utenti possono accedere tramite qualsiasi applicazione come se fossero residenti su un disco locale.
HaaS (Hardware as a Service) – Con questo servizio l’utente invia dati a un computer in rete che li elabora e li restituisce all’utente iniziale.

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Online collaboration – Concetti di collaborazione – Concetti fondamentali – Conoscere l’importanza dei diritti di proprietà intellettuale (copyright) e il corretto uso dei contenuti quando si utilizzano strumenti di collaborazione online.

Quando si lavora online, inoltre, è importante essere coscienti dei diritti di proprietà intellettuale (copyright) e quindi bisogna evitare di plagiare cose realizzate da altri, rispettando le licenze d’uso.
Il Copyright è legato al simbolo
©
La parola stessa è l’unione delle parole “right the copy”,in italiano “diritto alla copia” e indica il diritto d’autore, tutelato da norme che regolano la proprietà e l’utilizzo di un bene intellettuale (es. un brano musicale, un film, un libro, ecc.). La legislazione prevede severe sanzioni in caso di violazione del copyright. Secondariamente è importante utilizzare correttamente i materiali condivisi, tenendo conto degli altri collaboratori.
Altre licenze sulle opere
Il Copyleft individua un modello di gestione dei diritti d’autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l’autore (in quanto detentore originario dei diritti sull’opera) indica ai fruitori dell’opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.


Copyzero è un progetto promosso dal Movimento Costozero, un’associazione senza scopo di lucro che si batte per la gratuità del diritto alla comunicazione. Lo scopo di Copyzero è quello di tutelare il diritto d’autore (copyright), l’open content e soprattutto il permesso d’autore (copyleft) a costo zero; un’idea interamente italiana
La “Italian Open Data License” (IODL) è un contratto di licenza che ha lo scopo di consentire agli utenti di condividere, modificare, usare e riusare liberamente la banca di dati, i dati e le informazioni con essa rilasciati, garantendo al contempo la stessa libertà per altri. La presente licenza mira a facilitare il riutilizzo delle informazioni pubbliche nel contesto dello sviluppo della società dell’informazione.
Creative Commons (CC) è un’organizzazione statunitense non profit con sede a Mountain View dedicata ad ampliare la gamma di opere creative disponibili alla condivisione e all’utilizzo pubblico in maniera legale. Rende possibile il riuso creativo di opere dell’ingegno altrui nel pieno rispetto delle leggi esistenti.

In Italia la paternità di un’opera d’ingegno è automatica per legge. Questo vuol dire che se io realizzo una musica, una fotografia, un testo scritto (e quindi anche un blog o un sito internet), tutto questo materiale è in maniera automatica protetto da copyright (“tutti i diritti riservati”) e nessuno può utilizzarlo senza una mia autorizzazione scritta. Le CC nascono proprio per sbloccare questa situazione.
Licenze sui software
La licenza in un software ne indica solo la modalità con la quale esso viene distribuito, vediamo quali sono le principali.
Il Software proprietario, ha restrizioni sul suo utilizzo, sulla sua modifica, riproduzione o ridistribuzione, solitamente imposti dal proprietario, mentre l’utente acquista solo il diritto d’uso, generalmente pagando una certa somma di denaro. Tuttavia anche i successivi tre tipi di software sono di fatto software proprietari
Il software in versione di prova, conosciuto anche come trial, ha una tipologia di licenza software molto popolare sin dai primi anni novanta, in genere troviamo distribuiti in questo modo programmi facilmente scaricabili via Internet o contenuti in CD e DVD quasi sempre allegati alle riviste di informatica in vendita in edicola. Può essere utilizzato per un periodo di tempo di prova variabile (generalmente 30 o 60 giorni). Scaduti questi termini, per continuare ad utilizzare il software è necessario registrarlo presso la casa produttrice, pagandone l’importo.
Lo shareware simile a quello precedente differisce solo nel fatto che il software può essere liberamente ridistribuito.
Il termine freeware (merce gratis) indica un software che viene distribuito in modo gratuito, da non confondere con “free software”, questo tipo di programmi ha un legittimo proprietario.
Una licenza open source è una licenza concessa dal detentore di un diritto d’autore utilizzata prevalentemente nell’ambito dell’informatica riguardante solitamente il software, ma che può riguardare qualsiasi altro ambito nel quale si applica la normativa sul diritto d’autore.
La particolarità delle licenze open source è che gli autori invece di vietare, permettono non solo di usare e copiare, ma anche di modificare, ampliare, elaborare, vendere e quant’altro. E tutto questo senza imporre obblighi a ricompensare economicamente gli autori.
La GNU General Public License, comunemente indicata con l’acronimo GNU GPL o semplicemente GPL, è una licenza per software libero, originariamente stesa nel 1989 da Richard Stallman per distribuire i programmi creati nell’ambito del Progetto GNU della Free Software Foundation (FSF) per il progetto GNU.

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Online collaboration – Concetti di collaborazione – Concetti fondamentali – Riconoscere i rischi associati all’uso degli strumenti di collaborazione, quali accesso non autorizzato a file condivisi, gestione non corretta del controllo di versione, minacce provenienti da malware, furto di identità/dati, interruzioni di servizio.

È importante essere consapevoli dei rischi che si possono correre utilizzando questi strumenti di collaborazione online:
•Il primo rischio discende dal fatto che, condividendo dei file, diventa potenzialmente possibile l’accesso di persone non autorizzate (proteggere i dati di accesso, non lavorare su dispositivi usati da più utenti, effettuare sempre il log-out dai servizi al termine della sessione di lavoro, applicare tutte le politiche di IT Security);
•un non corretto controllo di versione consiste nel non tener conto che esiste il rischio, poiché lavorano più persone sugli stessi file, che qualcuno dei collaboratori danneggi il lavoro di altri;
•con la collaborazione crescono anche i rischi di minacce provenienti da malware, perché basta che uno dei collaboratori abbia il proprio dispositivo infetto;
•i dati e le identità dei collaboratori possono essere rubate e utilizzate per crimini informatici;
•poiché si dipende dall’accesso a internet per collaborare online, ci può essere il rischio di interruzioni del servizio dovute a cause non dipendenti dagli utenti

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Online collaboration – Concetti di collaborazione – Concetti fondamentali – Illustrare i vantaggi di utilizzo degli strumenti per la collaborazione online, quali condivisione di file e calendari, riduzione di spese di viaggio, facilità di comunicazione, migliore lavoro di gruppo, accesso globale.

I vantaggi della collaborazione online sono molteplici:
•riduzione e contenimento delle spese, in quanto è possibile limitare gli spostamenti da un luogo di lavoro ad un altro, (riunioni online), è possibile ance limitare il consumo carta per le varie bozze e revisioni di un documento, si riducono le spese dei servizi telefonici (comunicazioni tramite chat, emai, VoIP, IM );
•le comunicazioni risultano semplificate grazie alla posta elettronica ed alla chat;
•più utenti possono condividere file sui quali lavorare e calendari per mezzo dei quali coordinare i propri impegni lavorativi e non solo;
•la facilità di comunicazione migliora il lavoro di gruppo;
•la possibilità di accedere a internet quasi ovunque, (accesso globale) rende globale l’accesso a questi strumenti, per cui è possibile collaborare online anche in mobilità.

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Online collaboration – Concetti di collaborazione – Concetti fondamentali – Identificare le principali caratteristiche degli strumenti di collaborazione, quali utenti multipli, real time, diffusione su scala globale, accessi concorrenti.

Utenti multipli: diversi utenti hanno i permessi per accedere alla risorsa, le modalità di accesso possono essere gestite e differenziate, ad esempio agli utenti amministratori vengono assegnati i permessi di lettura/scrittura e condivisione di un documento, agli utenti esterni solo i permessi di lettura .

Accessi concorrenti: gli utenti possono accedere in contemporanea agli strumenti e apportarvi delle modifiche, come nel caso di un documento, che può essere scritto in contemporanea a più mani.

Utilizzo in real time: gli strumenti possono essere utilizzati in tempo reale (sincrono) tra due utenti o fra più gruppi di utenti.

Diffusione su scala globale: gli strumenti sono utilizzabili attraverso la rete, e perciò la loro diffusione avviene su scala mondiale, in qualunque posto sia possibile accedere alla “nuvola”.

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