TPSIT – APP – Creare un emulatore

Un emulatore è necessario per effettuare il test e il debug delle nostre applicazioni:

Dal menù tools si seleziona AVD Manager:

compare la seguente schermata:

Quindi si crei la Virtual Device.

Comparirà la seguente schermata che permetterà di selezionare la risoluzione n pixel dell’emulatore.

Scegliere una risoluzione troppo alta può portare a dei rallentamenti nell’esecuzione dell’emulatore, nonché a un aumento della memoria RAM necessaria al PC per il funzionamento dell’emulatore stesso:

Si seleziona adesso la versione del sistema operativo Android che dovrà essere eseguita dall’emulatore. La scelta del sistema operativo influisce sulle prestazioni dell’emulatore. Meglio quindi utilizzare magari una meno recente.

Alla fine si sceglie il nome da assegnare all’emulatore e l’orientamento dello schermo: orizzontale (Portrait) o verticale (Landscape):

Alla fine viene proposto l’elenco degli emulatori creati.

Creare più emulatori con differenti risoluzioni e versioni Andorid può essere utile per verificare come si comporta la nostra applicazione su dispositivi con caratteristiche fisiche e software diverse.

Configurazione con dispositivo fisico

Si devono installare i driver necessari.

Ossia di selezione sdk manager

Adesso bisogna andare su

Ho selezionato la cartella SDK Tools ed ho messo la spunta su Google USB driver. Aspetto che si installi il pacchetto.

A questo punto si deve andare sul proprio cellulare ed attivare la funzione di debug.

Questa la si trova su impostazioni sviluppatore. Per attivare tale opzione si deve andare su build number nel menù informazioni del telefono toccarlo 7-8 volte e si abilita il menù impostazioni sviluppatore. A questo punto si entra nel menù appena creato e si abilita la funzione di debug USB. Si creerà una finger prnt della chiave RSA e si seleziona che lo si consente.



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TPSIT – APP – Project Explorer

Il Project Explorer è lo strumento che ci permette di esplorare e navigare tra i file di cui è composto il nostro progetto.

Ci permette di accedere a tre file che sono la base del funzionamento della nostra applicazione.

AndroidManifest.xml

MainActivity.java

activity_main.xml

AndroidManifest.xml

Quando si crea un nuovo progetto viene creato il descrittore dell’applicazione.

I file manifest consentono di definire la struttura e i metadati xml dell’applicazione. Include un nodo per ogni componente (Attività, Servizi, Content Providers e Broadcast Receiver) e attraverso gli Intent Filter e i Permission determina come ogni componente interagisce con gli altri e le atre applicazioni.

Contiene il nome del package e altre informazioni:

deve essere memorizzato nella cartella principale dell’applicazione e descrive i componenti dell’applicazione, in modo che il sistema operativo possa conoscere i componenti e le librerie usate dall’applicazione e necessarie per la sua corretta allocazione in memoria.

MainActivity.java

Si può notare che pur creando un’applicazione vuota, AndroidStudio inserisce delle porzioni di codice. Effettua l’override del metodo onCreate(), richiamando il costruttore della classe madre e settando il layout dell’Activity con il metodo setContentView().

acrivity_main.xml

contiene il codice XML che descrive il layout delle activity. Fornisce informazioni riguardo al contenitore più esterno e ai widget in esso contenuti, in questo caso una TextView con scritto “Hello Word!.

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TPSIT – APP – Ambiente di lavoro

L’ambiente di lavoro è indubbiamente molto complesso.

Nella colonna di sinistra vi è il Project Explorer, grazie al quale è possibile passare agevolmente da un file all’altro del progetto.

Nella finestra centrale vi è l’editor che mostra, n questo caso, il codice dell’Activity selezionata (MainActivity.java).

Si utilizzi il ProjectExplorer per visualizzare le activity_main.xml che descrive il layout del nostro applicativo.

Selezionando activity_main.xml si notano:

  • component Tree che ci mostra tramite una struttura annidata i widget presenti all’interno del nostro layout e a destra sempre tutte le proprietà relative al controllo selezionato.

I widget sono in controlli grafici che consentono l’iterazione con l’utente, come ad esempio i pulsanti di azione, le caselle di testo o liste di opzioni. Il termine deriva dalla contrazione dei termini Windows e gadget.

Nel riquadro in rosso si può scegliere se vedere il linguaggio xml, vedere anche la vista grafica o ritornare alla vista iniziale.

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TPSIT – APP – Creare un’applicazione

Bisogna andare su File- New Project

Seleziono Empty Activity

Tengo le impostazioni proposte in questa fase.

Alcune notizie sulle altre opzioni:

Blank Activity: quasi vuota, contiene un menù a tendina per e impostazioni e una piccola scorciatoia per le impostazioni e una piccola scorciatoia modificabile

Empty Activity: è la tipologia più semplice, non contiene nulla se non una Text View con scritto Hello Word.

FullScreen activity: è impostata per un funzionamento a schermo intero, rendendo quindi nascosta la barra delle notifiche

GoogleMaps Activity: integra un’istanza delle mappe di Google

Setting Activty: contiene dei componenti grafici molto utili per la regolazione delle impostazioni dell’applicazione

NavigationDrawer Activity: integra un menù laterale molto utile per la navigazione tra le varie activity

Nella schermata successiva, porre attenzione al fatto di selezionare Java altrimenti verrà creata la main activity come un sorgente Kotlin

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TPSIT – APP – Scaricare e installare Android Studio


alexander averin

Primo passo installare Android Studio da developer.android.com/sdk

selezionare il sistema operativo corretto

nella fase di installazione si chiede quali componenti aggiuntivi scegliere: si lasciano le componenti che vengono proposte

si decide se si vuole creare un collegamento sul desktop

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Esercizi sulle liste e sui link

alexander averin

Es.1

Crea una pagina web con l’organigramma di un’azienda partendo dall’ammistratore delegato, poi dalla segreteria, poi ufficio tecnico con il relativo personale. Per fare questo usa le opportune liste. Poi cliccando sul nome mostrare la relativa immagine con pochi dati. Cerca sul web delle immagini a caso e inventa tu i dati anggrafici.

es2.

Crea il sito di un museo di arte contemporanea strutturandolo con delle liste per indicare le sale e poi cliccando sulla relativa sala si apre una nuova pagina che mostra alcuni quadri prsenti. Crea un link per ritornare alla pagina precedente. Le immagini ed il museo cercare nel web

es3,

Crea il sito per un torneo di calcio. Cliccando sul nome della squadra mostrare una nuova pagina in cui compare l’elenco dei calciatori e dell’allenatore ed inserire le immagini. Le immagini cercare sul web

es4.

crea una pagina web, usando le liste, possa mostrare le ricette tipiche della regione trentino alto adige. Usa delle opportune immagini per mostrare le ricette e cliccando sugli ingredienti dove si possono acquistare.

es5.

Crea una pagina web che illustri le cinque terre. Cliccando sulle cinque terre si deve aprire la pagina web di wikipedia della liguria.

L’elenco delle cinque terre deve essere con la relativa immagine.

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HTML: approfondimenti sull’inserimento delle immagini e link

samy charnine

Una pagina web senza immagini o link è praticamente di poca utilità ed efficacia.

Per inserire un’immagine è necessario inserire l’immagine all’interno della directory in cui vi è il file htm.

Ad esempio :

positano <img src=”immagine.png” width=”60%” align=”middle” border=”8″>

inserisce un’immagine con una certa ampiezza, con un certo allignamento ed un opportuno bordo attorno,.

Se si vuole inserire un link basta usare il seguente tag

<a href=”https://www.whymatematica.com”>sito di matematica</a>

oppure se si vuole che cliccando su un’immagine si apra un particolare sito:

<a href=”https://www.whymatematica.com”><img src=”pulsante.jpg”</a>

Se si vuole creare un’insieme di pagine che si colleghino tra loro:

<a href=”prima_pagina_html>prima pagina </a>

in pratica il tag <a> e </a> non fa altro che creare un collegamento

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HTML: approfondimenti sulle liste


Samy Charnine

All’interno del tag body si possono creare vari tipi di liste:

Elenco a pallini:

<ul>

<li> primo

<li> secondo

<li> terzo

</ul>

Elenco a quadratini

<ul type=”square”>

<li>primo

<li>secondo

<li>terzo

</ul>

Elenco a pallini vuoti

<ul type =”circle”>

<li> Primo

<li>Secondo

<li> Terzo

</ul>

Elenco strutturato

si nota come il tag <ol> apra l’elenco strutturato poi al suo interno si mette il primo elemento della lista e poi ancora il tag <ul> per gli altri elementi.

<ol type=”a”>

<li> Microsoft </li>

<ul type=”square”>

<li>Bill Gates</li>

<li>Paul Allen</li>

</ul>

</ol>

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Praga 27 novembre – 1 dicembre 2019

Pernottamento

www.hotelpraguecity.com

Štítného 363/13, 130 00 Praha 3-Žižkov, Czechia

Mercoledì 27

Partenza alle ore 13:45 da Piazza Vittoria

Giovedì 28

Visita al Castello di praga     175 corone

La Via Nerudova a Praga

Di fronte alla Chiesa di San Nicola parte la Via Nerudova, la più bella di Praga, che con un po’ di fatica ma tanta gioia per gli occhi porta fino al Castello. La Nerudova prende il nome da Jan Neruda, il poeta praghese da cui il più famoso Pablo Neruda preso lo pseudonimo. Lungo la Nerudova ci sono alcuni dei palazzi più belli di Malà Strana e di tutta Praga quasi tutti trasformati in pub, negozi di souvenir e hotel. Al numero 5 c’è uno dei palazzi più belli, Palazzo Morzin che ospita l’ambasciata rumena: ve ne accorgete dai due atlanti giganti che reggono un balcone. Al numero 12 c’è la “Casa ai tre violini”, dove vissero tre famiglie di liutai. Si racconta che nelle notti di luna piena si senta ancora un violino suonare.. Al numero 20 c’è Palazzo Thun, sede dell’ambasciata italiana. Il leone d’oro del numero 32 accoglie chi vuole visitare il Museo della Farmacia mentre al numero 44 le inquietanti aquile nere raccontano dello spirito di una vecchia vissuta in quella casa per quasi un secolo e che anche dopo la sua morte non vuole abbandonarla..

Ponte Carlo

Ponte Carlo è una delle principali attrazioni turistiche di Praga ed è anche molto amato dagli artisti locali, musicisti e venditori di souvenir che vi collocano le loro bancarelle su entrambe i lati tutto l’anno. Per questo motivo durante le ore diurne il ponte è decisamente affollato.Il momento più romantico per visitare il ponte é senz’altro il tramonto, quando si può godere di una vista mozzafiato dell’intero Castello di Praga che si illumina nel cielo che lentamente si fa buio e questa immagine stupenda si riflette nelle acque del fiume.Purtroppo, anche al tramonto sarete in compagnia di molti altri turisti che, come voi, vogliono godere delle ore magiche del calar del sole, ma probabilmente se ne saranno già andati artisti e venditori. Per visitare il Ponte Carlo vuoto occorre andarci la notte tardi o nelle prime ore del mattino.

Storia

A partire dal 1683 fino al 1918 furono collocate statue e gruppi scultorei su entrambi i lati del Ponte Carlo, che oggi sono in totale 30; molte di esse sono solo delle copie e quelle originali sono custodite al Lapidarium del Museo Nazionale a Vyšehrad.La statua probabilmente più celebre, nonché la più antica, é quella del martire ceco San Giovanni Nepomuceno, che fu giustiziato e gettato dal ponte durante il regno di Venceslao IV per non aver voluto rivelare ciò che gli aveva detto la regina durante la confessione. La lapide sulla statua é stata consumata dall’enorme numero di persone che l’hanno toccata nel corso dei secoli perché si dice porti fortuna e assicuri il proprio ritorno a Praga.Altre statue degne di nota raffigurano: San Venceslao: al santo patrono di Boemia sono state dedicate ben tre statue, di cui una da bambino e una in compagnia dei Santi Sigismondo e Norberto San Vito: santo patrono di Praga, nonchè dei danzatori, attori, commedianti e… cani La Visione di Santa Lutgarda: questa statua, raffigurante Cristo che appare alla santa ceca e le concede di baciargli le ferite, è considerata la migliore tra tutte le statue del Ponte Carlo Santi Cirillo e Metodio: è la statua più recenteÈ stata dedicata una statua anche a San Giuda Taddeo, protettore delle cause senza speranza. Come vedete, chiunque può avere un motivo valido per visitare il ponte più famoso di Praga! – https://www.praga.info/cosa-vedere-praga/ponte-carlo/

Cosa vedere nel Castello

Il castello ha numerosi edifici con un’importante valore storico ed artistico; questi sono alcuni dei più importanti:

  • Cattedrale di San Vito: Con un’importante storia e un grande valore artistico, la Cattedrale di San Vito è il simbolo di Praga e di tutta la Repubblica Ceca.
  • Il Vicolo d’Oro: Il piccolo Vicolo d’Oro è uno degli angoli più affascinanti che si trovano all’interno del recinto del castello. Con case colorate, in passato occupate da orefici, attualmente accoglie numerosi negozi d’artigianato.
  • Antico Palazzo Reale: Costruito in legno nel IX secolo, l’antico palazzo soffrì, nel corso dei secoli, vari cambiamenti, fino a trasformarsi nell’impressionante edificio che oggi si può vedere.
  • La Basilica e il Convento di San Giorgio: Fondata nel 920, l’antica basilica fu ampliata nel 973 con la costruzione del convento, che attualmente accoglie la collezione d’arte boema del XIX secolo della Galleria Nazionale di Praga.
  • Torre Daliborka: Famosa prigione della città, che all’inizio accoglieva i membri della nobiltà, per poi trasformarsi in una prigione per qualsiasi classe sociale.
  • Torre Negra: Conosciuta con questo nome per un incendio che la fece diventare nera, questa torre funzionò come prigione per i debitori, ovvero per quei prigionieri che potevano usufruire di numerosi privilegi.
  • Torre Bianca: In passato era utilizzata come prigione per i nobili.
  • Torre delle Polveri: Costruita nel XV secolo, come parte della fortificazione del castello, questa torre divenne il laboratorio degli alchimisti del monarca Rodolfo II.

Malá Strana in ceco significa “Parte Piccola

Di solito si arriva a Malà Strana attraversando il Ponte Carlo: superate le due torri gotiche si imbocca la via Mostecka, la via imperiale che percorrevano i sovrani prima di essere incoronati. La Mostecka porta dritta verso il cuore di Malà Strana, la Malostranske Namestì, Piazza Malastrana, divisa in due dalla Chiesa di San Nicola, la più bella chiesa Barocca di Praga. Questa San Nicola è da non confondere con l’omonima chiesa che si trova a Stare Mesto, la Città Vecchia.

Piazza San venceslao

Jan Palach

La casa natale di Franz Kafka potete trovarla al numero 3 di Namesti Franze Kafky, nel quartiere Staré Město. E’ raggiungibile con la metro, scendere alla fermata STAROMESTSK

sabato 30

mattina

Visita al Municipio e all’Orologio Astronomico

Piazza San Venceslao

teatro di importanti eventi storici oggi Piazza Venceslao nella Città Nuova è il centro dello shopping e del divertimento notturno a Praga.

Eventi storici

Nata come Mercato dei Cavalli (Konský trh) nel 1348 per volontà di Carlo IV, Piazza San Venceslao ha ricevuto il suo nome attuale durante la Rinascita Nazionale Ceca del 1848. I praghesi ne abbreviano il nome in “Václavák“.Nel corso dei secoli questo viale ha sempre rivestito un grande significato come luogo di raduni, manifestazioni ed importanti avvenimenti che hanno segnato la storia ceca. Ecco i più importanti eventi storici avvenuti in Piazza San Venceslao:durante i moti rivoluzionari del 1848 si tenne una messa che ebbe un’enorme affluenza di pubbliconel 1918 venne celebrata la creazione del nuovo stato cecoslovaccoil 16 gennaio 1969 lo studente universitario Jan Palach si dette fuoco in segno di protesta contro l’oppressione socioculturale perpetrata dall’Unione Sovietica, dando inizio a quel movimento che sarebbe poi rimasto noto come Primavera di Pragail 17 novembre 1989 i cittadini praghesi, stanchi dell’oppressione comunista, si riunirono in piazza, dando inizio agli eventi che portarono la settimana successiva alla caduta del comunismo.Ancora oggi la statua equestre di San Venceslao, alla sommità della piazza, è il punto di ritrovo piú popolare tra i cittadini di Praga che si danno appuntamento “al cavallo” (u kone) o “sotto la coda” (pod ocasem). –

Sotterranei di Praga

Il luogo d’incontro è presso l’ufficio dell’operatore locale. L’ufficio è situato all’interno dell’Art Passage, sul lato ovest di Piazza della Città Vecchia (accanto all’hotel “U Prince”). Una volta lì, imbocca il passaggio sul lato sinistro. Indirizzo: Male Namesti 459/11, Praha 1, 110 00. GPS: N 50.086499, E 14.419744

Il tour è disponibile tutti i giorni alle 11:00, alle 13:00 e alle 17:00.

Casa Danzante

casa danzante

Costruita tra il 1992 e il 1996 su commissione di una ditta di assicurazioni, la Casa Danzante ha riempito un vuoto lasciato da un edificio distrutto il 14 febbraio 1945 durante un bombardamento aereo di Praga da parte degli americani.Il progetto fu affidato dell’architetto croato croato Vlado Milunić in cooperazione con l’architetto e designer di fama mondiale Frank Gehry, mentre gli interni sono stati parzialmente progettati da Eva Jiřičná, un inglese di origine ceca.La proposta di realizzare un centro culturale all’interno della Casa Danzante venne abbandonata: di artistico rimane solo una galleria, con mostre e negozio di libri.Oggi l’edificio ospita perlopiù uffici, compresi quelli di imprese multinazionali, oltre a una caffetteria e un ristorante di lusso con terrazza da cui si gode di una bella vista. Due piani di questo iconico edificio sono occupati da un design hotel.

Come raggiungere la Casa Danzante

Il celebre edificio Fred e Ginger si trova sul lungofiume Rašínovo nábřeží, nella Città Nuova. Si può facilmente raggiungere la zona con il tram.

Venerdì 29

Josefov, il Quartiere Ebraico

Vecchio cimitero ebraico

Široká, Staré Město, 110 00 Praha-Praha 1, Repubblica Ceca

Sinagoga Vecchia-Nuova

Quartiere ebraico e visita alle sinagoghe

Domenica 1

Ritorno a Bolzano

Note di trasporto

Biglietti

Il sistema di trasporto pubblico di Praga utilizza due tipi di biglietto.

• Biglietto di 30 minuti: 24 CZK• Biglietto di 90 minuti: 32 CZK
    Adulti: 24 CZK
    Bambini 6-15 anni: 12 CZK
    Bambini al di sotto dei 6 anni: gratuito
    Adulti: 32 CZK
    Bambini 6-15 anni: 16 CZK
    Bambini al di sotto dei 6 anni: gratuito
Ticket Vending Machine

I biglietti possono essere usati su ogni mezzo pubblico, consentono trasferimenti tra linee diverse (tra linee della metropolitana, da tram a tram, ecc.) e mezzi diversi (da metropolitana a tram, da tram ad autobus, ecc.). e sono validi per 30/90 minuti dalla convalida.

I biglietti sono venduti da macchine automatiche di colore giallo situate ad ogni fermata della metropolitana (istruzioni anche in inglese, solo monete), presso le biglietterie in alcune fermate della metropolitana, nei Tabák/Trafika (tabaccaio), in alcune edicole e negli uffici del turismo. Potete anche comprare un biglietto usando il vostro telefono cellulare e mandando un sms con scritto “DPT24” o “DPT32” al numero 90206. Nel giro di un minuto, riceverete il vostro biglietto via sms.

Il biglietto deve essere timbrato all’ingresso della metropolitana e sui i tram e autobus per segnalare l’inizio del periodo di validita.

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Partecipazione Free Software Conference

All’interno della manifestazione che si terrà da venerdì 15 a sabato 16, vi sarà il mio intervento che verterà sull’utilizzo di un Raspberry con AccessPoint per fornire un segnale WiFi in una zona utilizzando il proxy e LDAP presente nel server, senza usare dhcp del raspberry.

https://www.sfscon.it/

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