[:it]TPSIT – Windows: server per le reti e per il Web – PowerShell – ulteriori comandi [:]

[:it]

Claude Monet

Il prompt standard della finestra di PowerShell contiene la parola PS, seguita dal percorso della directory corrente.
I cmdlet, se hanno dei parametri questi sono preceduti dal
L’elenco completo dei cmdlet si ottiene scrivendo il cmdlet
get-command
L’elenco di tutti gli elementi utilizzabili in PowerShell viene visualizzato con
Get-command *
Per consultare la guida in linea, di un determinato cmdlet, digitare
get-help nome cmdlet
in alternativa
nome cmdlet -?
Una guida più dettagliata, con esempi e parametri, digitando:
get-help nomecmdlet -detailed
La guida solo con esempi:
get-help nomecmdlet -examples
Il comando
get-help about_*
fa accedere alla guida in linea di PowerShell, ai soli argomenti che iniziano (hanno in comune) about_
Per visualizzare le informazioni sull’uso dei parametri in PowerShell:
get-help about_parameter
in tal caso la lista potrebbe essere lunga, pertanto si può ricorrere all’uso di un pipeline con il comando more che visualizza una pagina per volta:
get-help about_parameter | more
Visualizzata la prima pagina,
passare alla pagina successiva premendo la barra spaziatrice,
alla riga successiva digitando il tasto invio
e per uscire digitare Q
update-help
aggiorna la guida in linea
Per fare una ricerca dei cmdlet e degli elementi di PowerShell si può usare get-command con diversi parametri:
get-command –verb
per la ricerca per verbo nella parte nome
get-command –noun
per la ricerca per sostantivo nella parte nome
get-command –name
per la ricerca dell’intero nome
Per conoscere la sintassi di un cmdlet oppure dei cmdlet in generale, digitare rispettivamente:
get-command –syntax nomecmdlet
get-command -syntax[:]

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[:it]TPSIT – Windows: server per le reti e per il Web – La risoluzione dei nomi di dominio [:]

[:it]Nella rete Internet ad ogni server è associato un nome, chiamato dominio. Se si conosce il nome di dominio, per trovare l’indirizzo IP corrispondente, si deve effettuare una richiesta a un server specifico che si occupa della traduzione o, più precisamente, della risoluzione dei nomi di dominio in indirizzi IP. Un server di questo tipo è chiamato server DNS (Domain Name System, sistema per i nomi di dominio).

Per installare il server DNS in Windows Server, occorre scegliere l’opzione Aggiungi ruoli :

Se l’installazione termina correttamente, nel Dashboard di Server Manager, viene aggiunta un nuovo riquadro di anteprima per il ruolo DNS aggiunto.

Per configurare il server DNS in modo guidato, nella finestra Gestore DNS, si può fare clic con il tasto destro sul nome del server e, nel menu che si apre, scegliere Configurazione server DNS. Le scelte per la gestione del server sono contenute nel menu Azione della finestra Gestore DNS.

Dalla linea comandi di PowerShell, si può verificare che il server DNS è attivo (running) scrivendo il comando:
get-service –name DNS
Il comando seguente esegue il riavvio del server DNS:
restart-service –name DNS.[:]

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[:it]TPSIT – Windows: server per le reti e per il Web – Esercizi sugli host della rete[:]

[:it]

Cezanne

Paul Cezanne

Sviluppare i seguenti esercizi usando PowerShell

  1. Andare a vedere il contenuto del file hosts presente nella cartella  / Windows/System32/drivers/etc/
  2. provare il comando ipconfig
  3. provare il comando ipconfig /all
  4. provare il comando ipconfig /release
  5. provare il comando ipconfig /renew
  6. effettuare il ping www.whymatematica.com
  7. provare il comando ping –n 10 www.whymatematica.com
  8. provare il comando ping -t www.whymatematica.com
  9. provare il comando Get-WmiObject –Class Win32_PingStatus –Filter “Address=’www.whymatematica.com'”su vari siti
  10. provare il comando Get-WmiObject –Class Win32_PingStatus –Filter “Address=’www.whymatematica.com'” | Format-Table –Property Address,ResponseTime,StatusCode su altri siti
  11. provare il comando 1..254 | Foreach–Object –Process {Get-WmiObject –Class Win32_PingStatus –Filter (“Address=’192.168.1.” + Dollaro_ + “‘”)} con dollaro sostituire il simbolo del dollaro
  12. provare il comando tracert www.whymatematica.com su altri siti per vedere i tempi di risposta.
  13. confrontare ed eseguire i comandi equivalenti su Linux

[:]

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[:it]TPSIT – Windows: server per le reti e per il Web – Gli host della rete[:]

[:it]Il file hosts, presente nella cartella /Windows/System32/drivers/etc/, contiene l’elenco degli host conosciuti.

Tra gli host noti c’è sempre localhost che viene associato all’interfaccia di rete di loopback e all’indirizzo IP 127.0.0.1.

ipconfig

visualizza indirizzo IP del computer in uso.

ipconfig /all

visualizza le informazioni in modo completo, in particolare per ogni scheda di rete fornisce l’indirizzo fisico (MAC address).

Se nella rete a cui si è connessi, è disponibile il protocollo DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) per l’assegnazione dinamica degli indirizzi IP, si può ottenere un nuovo indirizzo IP per il computer con i seguenti comandi:

ipconfig /release

e

ipconfig /renew

per ottenere l’assegnazione di un nuovo indirizzo IP.

Per verificare se un host è presente e attivo nella rete si utilizza il comando ping. In generale il comando misura il tempo in millisecondi che un pacchetto impiega a raggiungere un host e a tornare indietro. Se il pacchetto non torna indietro, significa che l’host è inattivo o che, per motivi di sicurezza, non risponde a quel tipo di pacchetto.

ping 127.0.0.1 

ping localhost

 

Viene inviata una serie di 4 pacchetti con 32 byte di dati; poi vengono visualizzate alcune statistiche che forniscono informazioni sia sull’host che sulla rete in generale.

ping www.whymatematica.com

Per inviare 10 pacchetti si usa il comando

ping –n 10 www.whymatematica.com

Con l’opzione –t il comando ping viene eseguito di continuo, fino a che viene interrotto con la combinazione di tasti Ctrl + C.

ping -t www.whymatematica.com

Le funzionalità del comando ping sono realizzate in PowerShell attraverso gli oggetti della classe Win32_PingStatus:
Get-WmiObject –Class Win32_PingStatus –Filter “Address=’indirizzo'”

ad esempio:

Get-WmiObject –Class Win32_PingStatus –Filter “Address=’www.whymatematica.com'”

L’esecuzione mostra molte informazioni, tra le quali è possibile effettuare una selezione attraverso una pipeline con il cmdlet Select-Object come la seguente, che visualizza solo l’indirizzo, il tempo misurato in millisecondi e il codice di stato:

Get-WmiObject –Class Win32_PingStatus –Filter “Address=’indirizzo'” | Format-Table –Property Address,ResponseTime,StatusCode

ad esempio:

L’esecuzione mostra molte informazioni, tra le quali è possibile effettuare una selezione attraverso una pipeline con il cmdlet Select-Object come la seguente, che visualizza solo l’indirizzo, il tempo misurato in millisecondi e il codice di stato:

Get-WmiObject –Class Win32_PingStatus –Filter “Address=’www.whymatematica.com'” | Format-Table –Property Address,ResponseTime,StatusCode

Il codice di stato (StatusCode) con valore 0 indica che il ping è stato eseguito correttamente.

Il ping può essere effettuato su più macchine contemporaneamente, in modo da avere un’idea del numero degli host che fanno parte della rete.

Per esempio, si può fare ping a tutti gli host della rete 192.168.1.0, supponendo di utilizzare una subnet mask standard 255.255.255.0, cioè si possono controllare tutti gli indirizzi IP partendo da 192.168.1.1 fino ad arrivare a 192.168.1.254.

Con la notazione
1..254
vengono indicati tutti i numeri che vanno da 1 a 254. Gli indirizzi IP da testare possono essere rappresentati quindi con la stringa 192.168.1. concatenata con una stringa contenente un numero compreso nell’intervallo 1..254. L’operazione è eseguita con una pipeline che utilizza un’iterazione Foreach-Object:
1..254 | Foreach–Object –Process {Get-WmiObject –Class Win32_PingStatus –Filter (“Address=’192.168.1.” + Dollaro_ + “‘”)}
È utile osservare come è stato costruito l’indirizzo, anche per capire l’utilizzo degli apici e dei doppi apici. Vengono concatenate le tre stringhe: l’indirizzo Address=’192.168.1. il numero Dollaro_ il singolo apice di chiusura ‘.

Un programma più avanzato è traceroute, che traccia (trace) il percorso (route) compiuto dai pacchetti per arrivare a destinazione evidenziando i nodi attraversati e il tempo impiegato per le singole tratte. In Windows si attiva scrivendo il comando tracert seguito dal nome di un sito Web oppure da un indirizzo IP.

tracert www.whymatematica.com

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[:it]Linux – Installazione di una macchina con Proxmox per il Fuss Server[:]

[:it]

Monet

Inserisco il link all’installazione di una macchina Proxmox per il Fuss Server.

Installazione di una macchina con Proxmox per il Fuss Server[:]

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[:it]HTML – Text Level[:]

[:it]

Vincent Van Gogh

Il carattere usato nella pagina può essere modificato mediante il tag <font> che possiede l’end-tag </font>.

Permette di formattare il testo in base a quanto specificato negli attributi che ne definiscono il tipo di carattere, il colore e la dimensione.

Sulla dimensione dei caratteri vi sono grosse limitazioni, in quanto HTML prevede soltanto 7 misure diverse.

Tipo di carattere (face)

Permette di modificare il tipo di font utilizzato per visualizzare le parole.

Si può indicare più di un carattere in quanto non tutti i font sono installati su ogni sistema. Il browser cerca il primo tipo di carattere disponibile nel sistema, se non lo trova passa al successivo e così via. Se nessun carattere specificato è presente nella macchina dell’utente, il browser, utilizza il carattere predefinito.

La dimensione del carattere (size)

Il colore del carattere (color).

Ecco un esempio della loro applicazione ed il relativo output:

 [:]

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[:it]TPSIT – Windows: server per le reti e per il Web – PowerShell[:]

[:it]

Monet

PowerShell e’ una shell con prompt interattivo e un interprete a riga si comando come la shell cmd.exe, ma con piu’ comandi e maggiori funzionalita’.

Si possono programmare script.

PowerShell si basa sui principi della programmazione ad oggetti (classi, oggetti, metodi, proprieta’), in particolare usa la sintassi  e le parole chiavi del linguaggio C# (leggi C sharp).

Utilizzata principalmente dagli amministratori di sistema nella gestione delle risorse e dei processi.

In PowerShell, nella costruzione delle linee di comando, si utilizza il concetto di cmdlet (leggi command-let).

I cmdlet agiscono sugli oggetti. Essi sono un piccolo programma della shell che svolge una funzione specifica e che puo’ essere attivato dalla riga di comando.

I cmdlet possono essere poi combinati tra loro e produrre funzionalita’  di elaborazione avanzate.

I nomi dei cmdlet sono composti da un verbo-sostantivo.

In base al verbo, possiamo individuare 4 tipologie:

·        get (per ottenere dati)

·        set (per impostare o modificare dati)

·        format (per formattare dati)

·        out (per indirizzare l’output di un elaborazione, oppure anche write, add, export, ….)

Oltre ad essi, PowerShell mette a disposizione altri elementi, da utilizzare negli script o dalla riga di comando, quali funzioni, alias, applicazioni e filtri. 

COME AVVIARE LA PowerShell se installata

(altrimenti occorre scaricare da internet il file eseguibile che avvia l’installazione):

Combinare tasto logo di Windows + F

Selezionare categoria App

E nella casdlla di ricerca scrivere PowerShell

 

In alternativa

 

Sulla riga di comando della finestra Prompt dei comandi di windows, scrivere PowerShell.

Il prompt standard della finestra di PowerShell contiene la parola PS seguita dal percorso della directory corrente.

PowerShell non e’ case sensitive nella scrittura delle righe di comando.

Per uscire da PowerShell, digitare

 exit

nella riga di comando.

Prima di continuare la trattazione sul server Windows preferisco fare un brevissimo richiamo sui comandi usati nella PowerShell.

Ad esempio per poter editare un testo nell’ambiente Linux si ha ad esempio vim oppure gedit oppure nano.

Sotto Windows si usa ad esempio notepad

è sufficiente editare

notepad nomefile.txt 

per crearlo o editarlo.

Ecco una schermata con i maggiori comandi:

 

 [:]

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[:it]TPSIT – Windows: server per le reti e per il Web -Servizi attivi sulla linea comandi[:]

[:it]Il comando che si usa all’interno del PowerShell è:

get-service

il cui output è il seguente:

Poiché l’elenco dei servizi può essere molto lungo, è conveniente effettuare una selezione sul nome del servizio:

get-service -name Adobe*

Si può cercare anche un servizio con il display-name

get-service -dispayname *Update*

si hanno output di questo genere:

il servizio viene avviato attraverso il cmdlet Start-Service oppure  con il cmdlet Stop-Service si può arrestare un servizio oppure Per riavviare un servizio si utilizza il cmdlet Restart-Service.

Ad esempio:

start-service -name pla

restart-service -name pla

stop-service -name pla[:]

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[:it]TPSIT – Windows: server per le reti e per il Web – Configurazione iniziale di Windows Server[:]

[:it]All’avvio di Windows Server, dopo l’identificazione dell’utente, viene presentata la finestra Desktop con i tre pulsanti principali in basso a sinistra:

• Server Manager

• Windows PowerShell

• Esplora File.

Per aprire la schermata Start, che è la home page delle applicazioni di Windows (dette app), occorre premere il tasto logo di Windows. Il primo pulsante Server Manager apre la pagina del Dashboard (letteralmente cruscotto) che permette di effettuare le operazioni fondamentali di configurazione e manutenzione del sistema.

Windows PowerShell non necessariamente è impostato nel sistema e con alcuni passi lo si può installare.

Windows Server utilizza i concetti fondamentali di ruolo e funzionalità. I ruoli (roles) descrivono le funzioni primarie svolte da un server.

Le funzionalità (features) specificano e aggiungono caratteristiche operative al server. Un server specializzato svolge un solo ruolo, ma normalmente su uno stesso computer sono presenti diversi ruoli corrispondenti a diversi servizi.

I ruoli installati sono visualizzati nella parte inferiore del Dashboard in appositi riquadri (anteprime) che contengono le opzioni: Gestibilità, Eventi, Prestazioni, Risultati BPA (Best Practices Analyzer).

I ruoli e le funzionalità possono essere aggiunti o rimossi con la scelta nel Dashboard oppure dal menu Gestione in alto a destra: le operazioni sono facilitate per l’utente attraverso una sequenza di finestre di dialogo (Aggiunta guidata ruoli e funzionalità).

I ruoli comprendono la maggior parte dei server: Web Server, DHCP Server, DNS server.

Le funzionalità sono programmi che aggiungono servizi minori, estendono le capacità del server e dei ruoli, o ne facilitano la configurazione: per esempio il servizio di assistenza remota o il server SMTP.

Le finestre consentono di verificare anche i ruoli e le funzionalità già installate: sono quelle che hanno il segno di spunta nella casella e la descrizione in grigio.[:]

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[:it]TPSIT – Windows: server per le reti e per il Web – PowerShell[:]

[:it]PowerShell è una shell a riga comandi che permette di richiedere ed implementare tutte le funionaltà presenti in un server o in un semplice client.

Una limitazione fondamentale all’automatizzazione dei task in Windows era il fatto che le sue interfacce di amministrazione native erano aperte ai tool grafici proprietari di Microsoft, e ad ogni interfaccia di script che Microsoft poteva scegliere di fornire. Poiché la GUI costituiva l’interfaccia primaria, risultava difficile fornire “wrapper” in grado di essere inseriti in script – una situazione che è esattamente agli antipodi di quella della maggior parte delle implementazioni di UNIX, in cui una riga di comando in grado di eseguire degli script forniva le funzionalità base.

Nella maggior parte dei compiti di tutti i giorni, PowerShell può sostituire cmd.exe e Windows Script Host (WSH). Tuttavia, per motivi di retrocompatibilità, sia cmd.exe che WSH continueranno ad essere supportati da Windows.

Inoltre, a differenza degli ambienti Unix, né command.com né cmd.exe rispettano lo standard POSIX.2

Per l’attivazione di Power Shell su Windows server 2008 si deve andare su

start

server manager

features

add features

selezionare Windows PowerShell

A questo punto fare il reboot del server.[:]

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