[:it]TPSIT: il potenziale elettrico[:]

[:it]

Una particella carica, posta in un campo elettrico possiede energia potenziale poiché il campo esercita una forza sulle particelle e quindi bisogna effettuare un lavoro per spostarla.

Energia potenziale –> capacità di un oggetto (o sistema) di trasformare la propria energia in un’altra forma di energia ad esempio energia cinetica o energia elettrica

Il concetto è molto simile a quello usato nella meccanica in cui un oggetto posto ad una certa altezza ha un’energia potenziale E_{p}=mgh; essa poi quando l’oggetto cade si può vedere come energia cinetica E_{c}=\cfrac{1}{2}mv^{2}.

Il potenziale elettrico, in un punto, è definito come l’energia potenziale posseduta da una carica unitaria posta in quel punto: essa è una quantità scalare (significa non vettoriale ossia senza verso, direzione ma solo modulo).

 

V=\cfrac{E_{p}}{q} oppure E_{p}=qV

 

L’unità di misura è \cfrac{[J]}{[C]}=[V] ossia Joule su Coulomb e viene chiamata Volt in onore dello scienziato Alessandro Volta.

Si immagina che una carica q si sposti da un punto A ad un punto B in un campo elettrico.

Allora si ha:

E_{p,A}-E_{p,B}=q(V_{A}-V_{B})=W_{A\rightarrow B}

dove con W_{A\rightarrow B} intendo il lavoro fatto per muovere una carica unitaria da un punto ad un altro.

(1)   \begin{equation*} W_{A\rightarrow B}=\int_{A}^{B} \vec{F}\cdot d\vec{r}=\int_{A}^{B}q\vec{E}\cdot d\vec{r} =q(V_{A}-V_{B}) \end{equation*}

La relazione precedente diventa, eliminando q:

(2)   \begin{equation*} \int_{A}^{B}\vec{E}\cdot d\vec{r} =V_{A}-V_{B} \end{equation*}

Nel caso in cui A coincide con B ossia si ha un percorso chiuso l’integrale si annulla:

(3)   \begin{equation*} \oint \vec{E}\cdot d\vec{r} =0 \end{equation*}

Indica che il lavoro svolto da un campo elettrostatico su una carica che percorre una linea chiusa è nullo. Pertanto il campo elettrostatico corrisponde ad un campo conservativo.

Calcolo pratico del potenziale

(4)   \begin{equation*} \int_{A}^{B}\vec{E}\cdot d\vec{r} =V_{A}-V_{B}=-(V_{B}-V_{A})=-\int_{A}^{B} dV \end{equation*}

togliendo l’integrale da entrambi i termini si ha:

E\cdot dr=-dV

considerando il vettore \vec{E} posso esprimere la relazione che lega appunto il potenziale elettrico con il campo elettrico e la sua posizione nello spazio.

E_{x}=-\cfrac{\delta V}{\delta x}

E_{y}=-\cfrac{\delta V}{\delta y}

E_{z}=-\cfrac{\delta V}{\delta z}

In termini compatti e matematici la relazione precedente si può esprime:

\vec{E}=-\nabla V

ossia si legge che E è il gradiente del potenziale. Il simbolo \nabla si chiama nabla.
Il gradiente esprime la variazione di una grandezza fisica scalare per unità di lunghezza in una data direzione.
Il gradiente trasforma uno scalare in un vettore.

CONCLUSIONI

Per stimare il campo elettrico tra due punti distanti d si usa la relazione precedente che diventa:

E=-\cfrac{V_{2}-V_{1}}{d}=\cfrac{V_{1}-V_{2}}{d}[:]

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[:it]TPSIT: il campo elettrico[:]

[:it]Ogni regione dello spazio in cui una carica elettrica sia soggetta ad una forza, è detta campo elettrico. La forza è causata dalla presenza nella regine interessata di altre carice elettriche.

Si definisce intensità si campo elettrico in un punto, la forza che agisce sull’unità di carica posta in quel punto.

\vec{E}=\cfrac{\vec{F}}{q}

Considerando l‘espressione della Forza la relazione precedente diventa:

\vec{E}=\cfrac{q}{4\pi \varepsilon _{0}r^{2}}\vec{u_{r}}

dove \vec{u_{r}} rappresenta un vettore unitario (chiamato versore) spiccato da q in direzione radiale.

Si utilizza come convenzione che \vec{E} è uscente dalle cariche positive ed entrante in quelle negative.

[:]

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[:it]GPOI: elementi di economia[:]

[:it]L’economia si occupa di:

  • cosa produrre
  • come produrre
  • quanto produrre
  • come distribuire

COSA PRODURRE

Il sistema economico analizza, valuta e cerca di soddisfare le esigenze sociali.

Si distinguono due grandi aree: la microeconomia e la macroeconomia.

La microeconomia si occupa della produzione, dello scambio, della distribuzione, e del consumo dei beni e servizi. Di come la domanda e l’offerta interagiscono nel sistema economico.

La macroeconomia analizza il mercato in maniera aggregata per tipologie di merci o per settori. Lo Stato opera a questo livello e riesce ad operare sulla microeconomia a seconda della propria politica fiscale.

Il mercato è il luogo fisico o vituale in cui si incontrano tutti i soggetti economici. Si possono distinguere vari tipi di mercato:

  • mercato dei beni (alimentari, abbigliamento, …)
  • mercato dei servizi (telefonia, elettricità, gas)
  • mercato dei capitali (investimenti, azioni, prestiti)
  • mercato del lavoro

Alla base dell’economia vi è lo studio di come le persone investono le proprie risorse che sono limitate. Si sviluppa il concetto di vantaggio comparto o meglio il concetto di costo-opportunità.

Costo-opportunità è quanto sono disposto a rinunciare per avere un opportuno bene. Il mercato quindi è il luogo in cui le esigenze del venditore e dell’acquirente vengono incontro.[:]

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[:it]TPSIT: legge di Coulomb[:]

[:it]

George Corominas

Si consideri l’iterazione tra due cariche elettriche a riposo nel sistema inerziale di riferimento dell’osservatore, o al più in moto con velocità molto piccola: su interazioni di questo tipo, si fonda perciò l’elettrostatica.

L’iterazione tra due cariche è descritta dalla legge di Coulomb (ingegnere francese).

L’iterazione elettrostatica tra due particelle cariche è proporzionale alle loro cariche ed inversamente proporzionale al quadrato della distanza: la direzione della forza è quella della linea di congiungente le cariche stesse.

F=\cfrac{q_{1}\cdot q_{2}}{4 \pi \varepsilon _{0}r^{2}}

con

\varepsilon _{0}=\cfrac{10^{7}}{4\pi c^{2}}=8.854\cdot 10^{-12}\cfrac{[C]^{2}}{[N][m]}

chiamata permettività del vuoto o permeabilità.[:]

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[:it]TPSIT: verifica servizi attivi su Linux[:]

[:it]

George Corominas

Per verificare che un servizio sia attivo è necessario digitare il comando:

service nome-del-servizio status

Per visualizzare tutti i servizi attivi:

$ service –status-all

Per vedere i processi attivi

ps -ax |more

Per vedere altre informazione quali anche lo spazio di memoria usato usare:

ps -aux |more[:]

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[:it]TPSIT: la posta elettronica[:]

[:it]Il servizio di posta elettronica è indispensabile nel momento in cui si debba configurare un server.

Per l’invio dei messaggi si utilizza il protocollo SMTP (Simple Mail Transfer Protocol)

Per la ricezione il protocollo POP (Post Office Protocol) chiamato anche POP3 oppure il protocollo IMAP (Internet Message Access Protocol)

Il protocollo IMAP consente di mantenere i messaggi sul server con il protocollo POP invece essi vengono scaricati sul client.

I server più usati chiamati MTA (Mail Transfer Agent) sono:

sendmail, postfix.

Per smistare la posta in arrivo si usa normalmente il servizio LDA (Local Delivery Agent)

Per essere certi della conoscenza dei campi che possono essere usati durante la spedizione di un’email, preferisco elencarli:

To indica il destinatario: è possibile inserire solamente l’indirizzo di posta nella forma nome@server oppure aggiungere anche un nominativo completo nella forma “nome cognome” <nome@server>.
Cc significa Carbon copy (copia carbone) e permette di inviare un messaggio in copia a più utenti contemporaneamente.
Bcc indica la Blind carbon copy (copia carbone nascosta), cioè ai singoli destinatari non vengono fatte conoscere le destinazioni delle altre copie.
From indica il nome del mittente.
Reply-to è l’indirizzo utilizzato per la risposta.
Subject è il campo che contiene l’oggetto o il titolo del messaggio.

Il contenuto del messaggio che non fa parte dell’intestazione si chiama body.

SENDMAIL

Per installare il pacchetto sendmail usare i  comandi

sudo apt-get install sendmail

far girare il file di configurazione con il comando

sudo sendmailconfig

rispondere sempre YES a tutte le domande poste.

far ripartire il servizio apache2 con il comando

sudo service apache2 restart

per usare i comandi presenti nel servizio sendmail si usa il comando

cat | /usr/sbin/sendmail destinatario@server

ad ogni invio corrisponde una linea ad esempio

From: mittente@server.it

Subject: titolo

contenuto della email

Ctrl+D

MAIL

Per usare il comando mail si deve installare il pacchetto mail con il comando

sudo apt-get install mailutils

a questo punto per inviare un’email si usa il comando:

mail mittente@server

Subject: titolo

contenuto

Ctrl+D

I messaggi letti vengono messi in /home/utente/mbox[:]

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[:it]TPSIT: il server Web – LAMP[:]

[:it]Il server web è un software che gira su un server con porte dedicate che permette di comunicare con i client ad essi connessi.

Un server web, per poter comunicare usa un protocollo http.

Ogni volta che si scrive un indirizzo Internet, il browser traduce la richiesta in una richiesta http e la consegna al server indicato. Riceve poi da questo una risposta http e un file HTML che viene tradotto (rendering) sotto forma di testo e immagini per mostrarlo a video.

Il protocollo più utilizzato a tal fine è l’HTTP ( HyperText Transfer Protocol).

Il server  http può essere utilizzato come servizio  in una qualunque rete, installando un server web.

Per il servizio http si utilizza la porta 80 oppure 8080.

Il server web multipiattaforma, più diffuso nei sistemi Linux è APACHE (leggi apaci).

Per installare un server Apache

digitare il seguente comando

sudo apt-get install apache2 oppure apache oppure httpd

(si consiglia di disinstallare, precedentemente all’installazione di Apache, il server thttpd, che è un server web) con il seguente comando

sudo apt-get remove thttpd

Il programma di installazione crea la directory

/etc/apache2                                   

(qui si trovano i files di configurazione ed il file principale è apache2.conf)

e scrive

il file apache2 nella directory /etc/init.d

Crea inoltre la directory /var/www

In www verranno memorizzate le pagine web, e a installazione avvenuta risulta creata la pagina  index.html.

Al termine dell’installazione, per verificare il corretto funzionamento del server, si può provare a digitare nella barra di un browser

http://localhost

Al termine dell’installazione, il server viene avviato automaticamente, se ciò non avviene utilizzare il seguente comando con le opzioni

start restart stop

sudo  /etc/init.d/apache2 start

Pagine statiche e pagine dinamiche

Le pagine statiche sono scritte solamente con codice HTML ed al loro interno contengono già tutti i dati che verranno poi mostrati all’utente finale.

Le pagine dinamiche, invece, oltre ad HTML, usano altri linguaggi (PHP, ASP, ecc. ) attraverso i quali si crea un’iterazione tra la richiesta del client e il server che elabora la richiesta stessa.

In generale quindi l’ambiente che si predispone è non solo un server web Apache ma anche Mysql e PHP.

In questo caso si parla di configurazione LAMP= Linux Apache MySQL PHP

PHP

Con il comando:

sudo apt install php7.0-cli 

installo php7.

con il comando:

php -r ‘echo “\n\nInstallazione avvenuta con successo\n\n\n”;’

verifico a terminale che l’installazione è avvenuta con successo.

avendo installato la versione 7 di php è necessario che sia presente il modulo che permetta l’interfacciamento con Apache2

con il seguente comando si crea il modulo opportuno:

sudo apt install libapache2-mod-php7.0

a questo punto fare il restart del server

Per verificare che tutto funzioni creare il file test.php nella libreria  /var/www/html

con il seguente comando:

sudo nano /var/www/html/test.php

all’interno del file editare le seguenti righe di codice:

<html>

<head>

<title>Test PHP</title>

</head>

<body>

<?php

phpinfo();

?>

</body>

</html>

(nano è un ulteriore editor presente in linux)

per usarlo e salvare un file usare CTRL e il relativo comando suggerito nell’editor.

Per richiamarlo basta digitare nano dal terminale e si avrà:

infine per verificare che funzioni, si va sul browser e si digita:

http://localhost/test.php

e comparirà la seguente schermata:

Mysql – MariaDB

Ultimo passo per gestire completare la LAMP è installare un database, nel caso specifico un database relazionale RDBMS.

Con la versione Debian 9.4.0 chiamata Stretch non si utilizza più Mysql ma MariaDB

Le differenze sono poche ma esso è un’evoluzione del Mysql:

https://mariadb.com/kb/it/mariadb-vs-mysql-compatibilita/

Con il seguente comando installo mysql e l’interfaccia con php

sudo apt-get install mysql-server php7.0-mysql

durante la fase di installazione si chiede di impostare la password di amministratore del server mysql.

Operare in mysql – mariaDB

con il comando

mysql -u root -p

si chiede la password di amministratore e si connessi con la console del server mysql.

Si avrà la seguente schermata:

digitando poi il comando

show database

ho come output:

con il comando quit esco dalla console del database

Per gestire il database si può usare sempre la console ma rimane molto più pratico usare una console dedicata

phpMyAdmin

Con il comando

sudo apt-get install phpmyadmin 

installo il pacchetto di amministrazione

durante l’installazione si chiede con quale webserver si vuole collegare phpadmin e si seleziona apache2

Si lascia che il pacchetto configuri il database necessario digitando la password precedente.

A questo punto aprire come root il file:

sudo nano /etc/apache2/apache2.conf

ed inserire la riga alla fine del file di configurazione:

Include /etc/phpmyadmin/apache.conf

si deve far ripartire  il server apache

con il comando

sudo /etc/init.d/apache2 restart

o

sudo service apache2 restart

adesso digitando sul browser:

http://localhost/phpmyadmin si avrà la seguente schermata:

Come nome utente se non è stato modificato in fase d’installazione è root e password quella precedentemente immessa.

Oppure su Debian 9 se non si è cambiato il login si ha:

login phpmyadmin

pwd quella_opportuna

Se dovesse dare come errore:

SQLSTATE[HY000] [1698] Access denied for user 'root'@'localhost'

con phpmyadmin non si riesce a creare alcun database per cui si deve creare un utente che permette il collegamento al database

si devono seguire i seguenti passi:

  1. log into MYSQL as root
    mysql -u root
  2. Grant privileges. To a new user execute:

dove al newuser darò i privilegi per creare un database

  1. CREATE USER 'newuser'@'localhost' IDENTIFIED BY 'password';
    GRANT ALL PRIVILEGES ON *.* TO 'newuser'@'localhost';
    FLUSH PRIVILEGES;
  2. bind to all addresses:The easiest way is to comment out the line in your /etc/mysql/mariadb.conf.d/50-server.cnf or /etc/mysql/mysql.conf.d/mysqld.cnf file, depending on what system you are running:
    #bind-address = 127.0.0.1 
  3. exit mysql and restart mysql
    exit
    service mysql restart

N.B. Per conoscere il nome della versione  del sistema operativo usato si deve dare il comando 

cat /proc/version

cat /etc/issue

Alla fine avremo al seguente schermata:

 [:]

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[:it]TPSIT: il trasferimento dei file[:]

[:it]Il protocollo che consente il trasferimento dei file, attraverso una rete, si chiama FTP (File Transfer Protocol).

Il download è l’operazione di scaricamento dei file

L’Upload è l’operazione di caricamento.

Si può effettuare tale operazione anche tramite browser.

Per installare il server usare il comando:

sudo apt-get install vsftpd

alla fine il servizio si attiva automaticamente.

comunque il servizio può essere avviato mediante i comandi

sudo /etc/init.d/vsftpd start oppure stop o restat

Per verificare che il server è attivo si digita sul browser:

ftp://localhost

comparirà la schermata di login e password.

Oppure dalla linea comandi

ftp indirizzoip o

ftp localhost.

Ad esempio mi posso connettere al sito www.whymatematica.com tramite ftp con il comando:

ftp www.whymatematic.com

mi comparirà una schermata del tipo:

Una volta che si è fornita la login e la password avrò una situazione di questo genere:

Il file di configurazione è in /etc/vsftpd.conf

Per consentire agli utenti locali di poter accedere al sistema si deve togliere il carattere # all’inizio della riga

#local_enables=YES

Se consentire l’accesso anonymous al servizio FTP, occorre modificare la riga:

anonymous enable=YES

con questa modifica si può accedere con nome utente anonymous e nessuna password.

Per default l’accesso anonimo è disabilitato.

Il file /etc/ftpusers contiene la lista degli utenti ai quali non è consentito accedere al servizio FTP

Comando per scaricare un file è:

get nomedelfile

Comando per caricare un file è:

put nome_del file

se devo avere la lista dei file è

ls

con cd mi muovo tra le directory.[:]

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[:it]TPSIT: assegnazione dinamica di indirizzi IP[:]

[:it]

Kay Sage

Ogni computer che si identifica alla rete deve aver assegnato un indirizzo IP univoco.

Tale indirizzo può essere assegnato in maniera statica o dinamica.

Il protocollo per l’assegnazione dinamica degli indirizzi IP si chiama DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol)

Esso fornisce:

  • indirizzo IP
  • maschera di rete
  • indirizzo brodcast
  • il nome dell’host
  • il dominio
  • indirizzo del gateway predefinito
  • indirizzo IP del server DNS

Il servizio o demone per il protocollo DHCP si chiama dhcp-server

Per installarlo si usa il comando:

apt-get install isc-dhcp-server

 

il file di configurazione è nel percorso etc/dhcp e si chiama:

dhcpd.conf

per far partire il servizio si usa il comando

sudo /etc/init.d/isc-dhcp-server start

NB.

Per far partire un particolare servizio si deve sempre entrare nel percorso etc/init.d e scegliere il nome del demone che si vuol far partire poi utilizzare il comando precedente.[:]

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[:it]TPSIT: la risoluzione dei nomi di dominio[:]

[:it]Invece che identificare i singoli host di una rete tramite il relativo indirizzo ip è molto più pratico associargli un nome (dominio).

Chi effettua tale associazione è un software o più comunemente chiamato server DNS (Domain Name System, sistema per i nomi di dominio).

Nell’ambiente LInux il più diffuso è il bind.

Per installare il servizio:

apt-get install bind9

in fase di partenza potrebbe dare come errore:

debian named[2101]: network unreachable resolving ‘E.ROOT-SERVERS.NET/AAAA/IN’:

per risolverlo:

Accedi al  file /etc/default/bind9:

# run resolvconf?
RESOLVCONF=yes
# startup options for the server
OPTIONS="-4 -u bind"

a questo punto fai ripartire il server

In una semplice rete locale, in cui non è attivo il servizio DNS, si va a leggere il file /etc/host.conf

cat /etc/host.conf

con order significa che va a leggere prima il file di configurazione del servzio hosts e poi il file di configurazione del servizio bind.

La seconda riga afferma che posso associare allo stesso nome più indirizzi IP.

Gli host conosciuti sono inseriti nel file /etc/hosts

Per inserire dei commenti all’interno del file hosts su usa il #.

Bind

Se il servizio bind è attivo esso userà il file:

/etc/resolv.conf

esso contiene ad esempio:

Se si hanno a disposizione più server si inserisce qui l’indirizzo ip ed il relativo nome del nuovo server.

Per attivare il servizio bind

sudo /etc/init.d/bind 9 start

Per fermare il servizio bind

sudo /etc/init.d/bin9 stop[:]

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