[:it]
Esercizi per un livello sufficiente [6]
6.1. | |
6.2. |
Esercizi per un livello discreto [7]
7.1. | |
Esercizi per un livello ottimo[9/10]
9.1. |
[:it]
Esercizi per un livello sufficiente [6]
6.1. | |
6.2. |
Esercizi per un livello discreto [7]
7.1. | |
Esercizi per un livello ottimo[9/10]
9.1. |
[:it]
Gli integrali per sostituzione utilizzano il cambio o sostituzione di variabile per trovarsi in una situazione di più semplice risoluzione.
Tale metodo può sempre essere applicato a qualunque tipo di integrale sempre che tale sostituzione possa poi portare ad un integrale facilmente sviluppabile.
La cosa fondamentale è la seguente:
e quindi
Ad esempio tale metodo può essere applicato al seguente integrale:
pongo
effettuo la derivata a destra e a sinistra
Adesso sostituisco nell’integrale che diventa:
ma
ed il risultato diventa:
Sostituzioni più comuni:
Integrale | Sostituzione |
[:]
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Esercizi per un livello sufficiente [6]
Calcolare le seguenti potenze
6.1. | |
6.2. | |
6.3. | |
6.4. | |
6.5. | |
6.6. | |
6.7. | |
6.8. | |
6.9. | |
6.10. | |
6.11. |
Stabilire solo il segno delle seguenti potenze
Potenza | Segno | Potenza | Segno |
+ | |||
[:]
[:it]
Per sviluppare la potenza dei numeri relativi si richiamano le proprietà delle potenze con questa aggiunta:
ogni potenza di base positiva è sempre positiva ad esempio
mentre ogni potenza di base negativa:
Esempio
esponente pari e base negativa –> risultato sempre positivo
esponente dispari e base negativa –> risultato sempre negativo
[:]
[:it]
Solo attraverso l’utilizzo delle derivate e degli integrali è possibile comprendere le leggi del moto uniformemente accelerato e rettilineo uniforme.
Moto rettilineo uniforme
La velocità istantanea è definita come:
posso scrivere:
integro da entrambi i lati:
che è uguale a scrivere:
che è proprio la legge del moto rettilineo uniforme
dove con ho sommato le due costanti che provengono dall’integrazione.
Moto uniformemente accelerato
l’accelerazione istantanea è definita come:
integro entrambi i membri:
ma
che sostituita alla precedente su ha:
integro entrambi i membri
che messa nella forma più conosciuta ho:
[:]
[:it]
Sia P un punto di una semicirconferenza di diametro AB=2 e sia K il punto di AB per il quale AK=AP. Posto , esprimi, in funzione di x, il rapporto fra l’area del cerchio inscritto nel triangolo APB e l’area del triangolo APK. Indicata con la funzione che esprime tale rapporto:
PREREQUISITI
SVILUPPO
Si ha la seguente situazione grafica:
Area del cerchio inscritto nel triangolo APB.
Si utilizza la seguente relazione che lega il raggio alle lunghezze dei lati del triangolo rettangolo.
(1)
ossia
Area del cerchio inscritto risulta:
(2)
Area del triangolo APK
AK=AP per ipotesi e già precedentemente trovata (1)
ossia:
(3)
Si ha la funzione cercata effettuando il rapporto tra la (2) e la (3)
(4)
la (4) si può opportunamente manipolare per non avere un situazione di indeterminatezza quando l’angolo varia dal valore nullo a 90°.
Si moltiplica il numeratore ed il denominatore per:
Si ha il quadrato della differenza di un binomio
ma
per cui:
semplificando opportunamente il numeratore con il denominatore la (4) diventa:
(5)
Adesso si può sviluppare il punto a.
Se il punto P si sposta verso A significa calcolare
Se il punto P si sposta verso B significa calcolare
Quindi calcolare il seguente limite
La funzione nei sui estremi non presenta discontinuità in quanto il valore del limite coincide con il valore della funzione in tali punti.
Per approfondire tale cosa il punto successivo lo rafforza.
Punto b
Adesso si studia la funzione (5) nei dettagli:
(5)
Si escludono dal dominio i valori che annullano il denominatore ossia bisogna risolvere l’equazione:
I valori che annullano il quadrato sono gli stessi che annullano:
Per studiare gli zeri dell’equazione:
(6)
uso le formule parametriche del seno e coseno ossia:
e con
Siccome la tangente è definita ovunque tranne che per
bisogna verificare se tali valori risolvono la (6)
Sostituendo si ha:
Si annulla per cui si hanno già dei valori da escludere dal dominio:
Adesso risolvo l’equazione parametrica:
facendo il minimo comune multiplo e togliendo il denominatore che non si annulla mai nel campo dei numeri reali mi ritrovo questa equazione:
che si riduce a:
che si annulla per
ossia
Ricapitolando il dominio di
(5)
è:
i valori che annullano il denominatore sono i punti che corrispondono agi asintoti verticali. Non vi sono asintoti orizzontali in quanto è indeterminato il limite per . Non vi sono nemmeno asintoti obliqui per lo stesso motivo precedente.
Punto c
Per studiare il segno è sufficiente studiare il segno del numeratore in quanto il denominatore è sempre positivo.
La funzione seno è sempre positiva per .
Il dominio lo si è già trovato per cui l’andamento della funzione è il seguente:
[:]
[:it]
Tale test vuole cercare di stimolare le conoscenze sulla base delle proporzioni; il passo successivo è quello di affrontare i problemi più complessi ma solo dopo aver affrontato con sicurezza questo test. [WpProQuiz 42]
[:]
[:it]
6.1. (+3)+(-5)+(-6)
sviluppo le parentesi attraverso la moltiplicazione tra i segni e quindi diventa:
+3-5-6=-8
6.2. (+8) + (-10)+(+11)
+8-10+11=+9
6.3. (-1)+(-3)+(-7)
-1-3-7=-11
6.4. (-2)+(+7)+(-8)
-2+7-8=-3
6.5.
come primo sviluppo prima i segni:
effettuo il m.c.m.
sviluppo il prodotto
[:]
[:it]Quando unisco due punti creo un segmento, se questo viene prolungato ai suoi estremi creo una retta.
Una retta nello spazio, lasciata senza alcun riferimento, serve a poco per cui viene sempre disegnata sul piano cartesiano che mette in relazione una cosa in funzione di un’altra:
Una retta mette in relazione l’asse delle y con l’asse delle x.
In generale una retta viene scritta come:
(1)
prende il nome di coefficiente angolare in quanto esso mi fornisce l’inclinazione della retta.
prende il nome di ordinata all’origine perché è il valore dell’intersezione della retta con l’asse delle ordinate.
Le rette hanno quindi sempre equazione
(2)
ma comunemente si adotta la forma (1) perché fornisce molte più informazioni della forma (2).
Come faccio a rappresentare una retta sul piano cartesiano?
Fondamentale: sono sufficienti due punti per rappresentare una retta!
SOLO DUE ossia è sufficiente prendere un valore a caso di x ed uno di y oppure due di x o due di y, l’altra incognita si trova partendo dall’equazione della retta.
Ad esempio:
Metodo intersezione con gli assi anche illustrato nel video relativo
Segno i due punti sul piano cartesiano, li unisco ed ho proprio la retta cercata
[:]
[:it]
In questo esercizio si deve essere in grado di: