[:it]Access: esercizio sulle relazioni[:]

[:it]Una catena di supermercati vuole tener traccia dei prodotti acquistati dai clienti. Di ogni cliente si
vuole conoscere nome, cognome, indirizzo e data di nascita. Di ogni tipo di prodotto è necessario
sapere codice, marca, nome, tipo di confezione (bottiglia, lattina, scatola, …), quantità contenuta
nella confezione (1 litro, 0.5 kg, …) e prezzo di listino. Per ogni acquisto le casse emettono uno
scontrino caratterizzato dal numero della cassa, dalla data ed orario di emissione, dall’elenco dei
prodotti acquistati, dal prezzo di acquisto e dalla quantità di ogni prodotto.
1) Tracciare un diagramma Entità-Relazioni che rappresenti la situazione descritta.
2) Creare mediante MS Access il database relazionale corrispondente al diagramma ER.
3) Popolare il database con alcuni dati di prova ed eseguire le seguenti interrogazioni:
a) elenco degli acquisti effettuati nel 2007 dal sig. Mario Rossi;
b) elenco dei clienti che hanno effettuato acquisti per più di 500 euro.[:]

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[:it]Verifica sulle potenze[:]

[:it]

andrè masson

andrè masson

Dopo tanti esercizi sulle potenze una verifica in linea con quello che si è capito.

[WpProQuiz 24][:]

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[:it]Frazioni: esercizi sul confronto[:]

[:it]

T.-Mendoza

T.-Mendoza

Confrontare due frazioni è indispensabile per poterle manipolare ed usare nella vita quotidiana. Ad esempio se ho 10€ e devo distribuirli tra 3 o tra 7 persone effettuo un confronto tra \cfrac{10}{3} e \cfrac{10}{7} e noto che le 3 persone avranno più euro delle 7.

Ricordo che:

il segno > significa maggiore, ad esempio 10 > 2 ossia 10 è maggiore di 2;

il segno < significa minore, ad esempio 2 < 10 ossia 2 è minore di 10.

Esercizi per un livello sufficiente [6].

Stabilire qual è il corretto segno di diseguaglianza (minore < o maggiore >) che si deve porre fra le coppie di frazioni date aventi lo stesso denominatore:

6.1. \cfrac{7}{5}...\cfrac{9}{5} 6.2. \cfrac{1}{4}...\cfrac{210}{4}
6.3. \cfrac{11}{7}...\cfrac{10}{7} 6.4. \cfrac{4}{15}...\cfrac{40}{15}

Esercizi per un buon livello [8].

Stabilire qual è il corretto segno di diseguaglianza (minore < o maggiore >) che si deve porre fra le coppie di frazioni date aventi lo stesso nominatore:

8.1. \cfrac{8}{3}...\cfrac{8}{7} 8.2. \cfrac{9}{5}...\cfrac{9}{7}
8.3. \cfrac{1}{4}...\cfrac{1}{9} 8.4. \cfrac{1742}{41}...\cfrac{1742}{37}

[:]

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[:it]Frazioni: esercizi sulla riduzione[:]

[:it]

Tania Smith

Tania Smith

Esercizi per un livello sufficiente [6]

Dire che una frazione sia riducibile o meno significa verificare che il numeratore ed il denominatore possano essere divisibili per lo stesso numero.

Stabilire quali delle seguenti frazioni sono riducibili e quali irriducibili:

6.1. \cfrac{5}{6} 6.2. \cfrac{4}{6} 6.3. \cfrac{6}{15}
6.4. \cfrac{6}{27} 6.5. \cfrac{7}{27} 6.6. \cfrac{8}{18}
6.7. \cfrac{8}{23} 6.8. \cfrac{1}{5} 6.9. \cfrac{10}{17}

Semplificare le seguenti frazioni per 5, dove è possibile:

6.10. \cfrac{10}{15} 6.11. \cfrac{100}{25}
6.12. \cfrac{35}{45} 6.13. \cfrac{40}{90}

Semplificare le seguenti frazioni per 3, dove è possibile:

6.14.  \cfrac{15}{45} 6.15. \cfrac{9}{20}
6.16. \cfrac{210}{639} 6.17. \cfrac{30}{1000}

Per un livello discreto [7].

Esegui UNA SEMPLIFICAZIONE per ciascuna delle seguenti frazioni:

7.1. \cfrac{20}{24} 7.2. \cfrac{30}{54} 7.3. \cfrac{66}{88}
7.4. \cfrac{32}{50} 7.5. \cfrac{180}{375} 7.6. \cfrac{220}{315}

Riduci ai minimi termini le seguenti frazioni

7.7. \cfrac{84}{32} 7.8. \cfrac{49}{21} 7.9. \cfrac{12}{10}
7.10. \cfrac{15}{27} 7.11. \cfrac{125}{100} 7.12. \cfrac{25}{250}

Per un buon livello [8]:

Metti allo stesso denominatore le seguenti coppie di frazioni:

8.1. \cfrac{3}{10}, \cfrac{8}{25} 8.2. \cfrac{10}{25}, \cfrac{12}{18}
8.3. \cfrac{7}{6}, \cfrac{6}{15} 8.4. \cfrac{3}{8}, \cfrac{5}{24}

[:]

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[:it]Soluzione degli esercizi sulle potenze[:]

[:it]6.1. 2^{3}+3^{3}=8+27=35

6.6. \left [ \left ( 3^{3} \right )^{9}:3^{6} \right ]:\left [ 3^{8}\cdot 3^{4} \right ]=\left [ 3^{27}:3^{6} \right ]:3^{12}=3^{21}:3^{12}=3^{9}

7.1.   \left [ 12^{3}:\left ( 3^{2}\cdot 4^{2} \right ) \right ]^{2}:12^{0}=\left [ 12^{3}:\left ( 12 \right )^{2} \right ]^{2}:1=\left [ 12 \right ]^{2}=144

8.2. \left [ \left ( 5+5^{2}\cdot 2^{2}:10 \right ):5+\left ( 2^{2} +2^{3}\right ) \right ]:5+2^{0}

\left [ \left (5+\left ( 10 \right )^{2}:10   \right ):5+4+8\right ]:5+1

\left [ \left (5+10   \right ):5+4+8\right ]:5+1

\left [ 3+4+8 \right ]:5+1

\left [ 15 \right ]:5+1=3+1=4

 

 [:]

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[:it]Access: le relazioni[:]

[:it]

Vitaly Urzhumov

Vitaly Urzhumov

In ogni database si possono creare delle relazioni tra le tabelle.

Creare relazioni significa creare dei collegamenti; essi servono per ottimizzare lo spazio, per migliorare la velocità di estrazione dei dati e per la normalizzazione del database (quest’ultimo punto verrà trattato in post a se stante).

Vi sono tre tipi di realazione:

  • 1 – infinito o chiamata anche uno a molti
  • 1 – 1 o chiamata uno a uno
  • infinito – infinito  o chiamata anche molti a molti

Relazione uno a molti

Ho una tabella in cui sono inseriti i dati anagrafici di una persona, in essa compare anche la città di nascita o la città di residenza.

Per creare un database che sia corretto secondo i criteri accennati precedentemente, si deve creare una seconda tabella al cui interno saranno presenti i nomi delle città.

Per ogni persona inserita nella tabella anagrafica è possibile avere più riferimenti ad una stessa città: si è creata una realazione 1 a molti ossia ad una città possono esserci più persone. A livello logico è un concetto immediato, per un database invece bisogna creare questa logica.

Preferisco spiegare la ralazione mediante un esempio.

Per farla si deve:

  • creare una tabella anagrafica con il campo chiave id_anagrafica come chiave priamria
  • sempre nella tabella anagrafica creare un campo numerico con nome id (questo campo diventerà poi il riferimento alla tabella città.
  • creare una tabella città con canpo chiave di nome Id_città (si nota come quando si creino tabelle che devono essere messe in relazione fra di loro, i campi chiave è meglio non più chamarli con il nome id)
  • Adesso si apre la cartella PROGETTAZIONErealzionial suo interno si selezione Relazioni.
  • A questo punto si inseriscono le due tabelle.
  • Trascinare la chiave primaria della tabella città sul campo numerico di nome id presente nella tabella anagrafica.
  • Si aprirà una schermata che permette di creare la realzione, per adesso, in questa fase si tengono tutte le scelte proposte e si dà l’ok.
  • Sul disegno comparirà il tipo di relazione appena creata.

Provare a creare tale relazione ed inserire degli opportuni campi; in particolare prima popolare la tabella città.

Provare a sviluppare il seguente esercizio

ERRORI che si possono commettere e quindi impossibilità a creare realzioni:

  • sbagliare il tipo di campo che deve diventare la relazione con un’altra tabella
  • tenere aperte le tabelle mentre si cerca di creare le relazioni.
  • la mancanza del simbolo grafico tra relazioni è causato dalla mancata spunta di utilizzo dell’integrità referenziale.

Relazione uno a uno

La realzione uno a uno, non si crea normalmente, ma viene usata per evidenziare solo una parte di tabella.

Ad esempio se ho una tabella anagrafica e voglio evidenziare solo una sua parte creo una nuova tabella che contiene la parte voluta.

Per realizzarla nella proprietà del campo “Indicizzato” mettere il valore “Sì duplicati non ammessi”.

A questo punto utilizzare la finestra per la gestione delle realazioni per creare tale relazione.

Relazione molti a molti

La relazione molti a molti è utilizzata per creare una relazione ad esempio tra fatture e prodotti, nel senso che all’interno delle fatture vi è la relazione con molti prodotti e molti prodotti possono avere molte fatture.

La creazione di tale relazione avviene mediante una tabella di collegameno tra le altre due tabelle in cui compare solo la chiave primaria di entrambe le tabelle.

Provare a sviluppare il seguente esercizio [:]

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[:it]Esercizi somma di frazioni [:]

[:it]

Franco Lastraioli

Franco Lastraioli

Per eseguire la somma tra frazioni si può usare il metodo “moltiplicazione denominatori e successiva riduzione della frazione” o il metodo del m.c.m. dei denominatori.

Ridurre sempre il risultato ai minimi termini

Per un livello di base [6]

6.1. \cfrac{7}{8}+\cfrac{3}{2} \left [ \cfrac{19}{8} \right ]
6.2. \cfrac{15}{2}+\cfrac{3}{4} \left [ \cfrac{33}{4} \right ]
6.3. \cfrac{9}{4}+\cfrac{3}{5} \left [ \cfrac{57}{20} \right ]
6.4. \cfrac{3}{2}+\cfrac{1}{2}
6.5. 1+\cfrac{1}{2}
6.6. 7+\cfrac{3}{4}
6.7. 9+ \cfrac{2}{3}
6.8. \cfrac{3}{5}+\cfrac{2}{7}
6.9. \cfrac{4}{6}+\cfrac{1}{2} 
6.10. \cfrac{5}{3}+\cfrac{7}{2}
6.11. \cfrac{7}{8}+\cfrac{14}{7}
6.12.  \cfrac{8}{7}+\cfrac{7}{14}
6.13. \cfrac{3}{7}+\cfrac{10}{9}
6.14. \cfrac{9}{10}+\cfrac{3}{7}
6.15. \cfrac{3}{7}+\cfrac{9}{10}

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[:it]Esercizi sulla semplificazione e confronto tra frazioni[:]

[:it]Esercizi per un livello sufficiente [6]:

Adam Martinakis

Adam Martinakis

Semplifica le seguenti frazioni, ricordarsi che per effettuare la semplificazione è necessario scomporre il numeratore ed il denominatore per i sui numeri primi.

A questo punto i può semplificare nei minimi termini

6.1. \cfrac{4}{6} 6.2. \cfrac{6}{15}
6.3. \cfrac{6}{27} 6.4. \cfrac{7}{27}
6.5. \cfrac{8}{18} 6.6. \cfrac{8}{23}
6.7. \cfrac{1}{5} 6.8. \cfrac{10}{17}

[:]

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[:it]Frazioni: quoziente[:]

[:it] 

Adam Martinakis

Adam Martinakis

Il quoziente o divisione tra due frazioni avviene invertendo il numeratore con il denominatore della frazione divisore.

 

\cfrac{a}{b}:\cfrac{c}{d}=\cfrac{a}{b}\cdot \cfrac{d}{c}

ad esempio:

\cfrac{4}{5}:\cfrac{3}{10}=\cfrac{4}{5}\cdot \cfrac{10}{3}=\cfrac{4}{5}\cdot \cfrac{5 \cdot 2}{3}=\cfrac{4}{\not 5}\cdot \cfrac{\not 5 \cdot 2}{3}=\cfrac{4 \cdot 2}{3}=\cfrac{8}{3}[:]

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[:it]Frazioni: prodotto[:]

[:it]

Adam Martinakis

Adam Martinakis

Il prodotto tra frazioni si esegue moltiplicando i numeratori o i denominatori sempre che sia i denominatori che i numeratoti delle due frazioni siano ridotti ai minimi termini.

\cfrac{a}{b}\cdot \cfrac{c}{d}=\cfrac{a\cdot c}{b\cdot d}

Ad esempio:

\cfrac{3}{5}\cdot \cfrac{2}{7}=\cfrac{3 \cdot 2}{5\cdot 7}=\cfrac{6}{35}

\cfrac{4}{9}\cdot \cfrac{13}{15}=\cfrac{4 \cdot 13}{9\cdot 15}=\cfrac{52}{135}

ecco l’esempio che mette in evidenza  come conviene fare prima la riduzione o la semplificazione e poi eseguire la moltiplicazione.

\cfrac{4}{5}\cdot \cfrac{25}{8}=\cfrac{4}{5} \cdot \cfrac{5 \cdot 5}{4 \cdot 2}=\cfrac{\not 4}{\not 5} \cdot \cfrac{\not 5 \cdot 5}{\not 4 \cdot 2}=\cfrac{1}{1}\cdot \cfrac{5}{2}=\cfrac{5}{2}

Si noti come la semplificazione avviene in modo “incrociato”.

Quindi bisogna cercare di scomporre i singoli numeri presenti al numeratore o al denominatore e poi osservare come cifre uguali poste al numeratore ed al denominatore si possono semplificare!

 

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